La leggenda narra che la città sia stata fondata da Senio e Ascanio, figli di Remo che diedero origine a Roma insieme al fratello Romolo. I due fuggirono da Roma portando con loro il simulacro della lupa, che divenne simbolo della città. In realtà le sue origini risalgono ad epoche precedenti, come dimostrano i numerosi ritrovamenti etruschi, ma le prime notizie che parlano di Sena Julia, colonia romana, risalgono al periodo del triumvirato di Cesare. La città si sviluppò successivamente, diventando nel medioevo, un importante centro commerciale grazie anche alla sua posizione strategica sulla via Francigena. Città ghibellina per eccellenza, Siena spesso “incrociò la spada” con i Guelfi fiorentini, in scontri epici e crudeli che segnarono la storia dell’Italia medievale. La città raggiunse il massimo splendore nel 1300, quando furono costruiti la maggior parte dei monumenti civili e fu tentata l’edificazione del nuovo Duomo.

 

Il cuore della città risiede in Piazza Del Campo, celebre per ospitare il Palio due volte l’anno, famosa per la sua forma a conchiglia e per le meraviglie architettoniche che ne fanno da cornice come:

-Palazzo Pubblico, uno dei pochi edifici medioevali ad aver mantenuto nei secoli la stessa funzione, infatti è tutt’ora la sede del comune; al suo interno troviamo una delle rappresentazioni profane più importanti dell’età medioevale, l’allegoria e gli effetti del buono e cattivo governo di Ambrogio Lorenzetti oltre a numerose opere d’arte sacra di illustri maestri del trecento come Simone Martini e Duccio di Buoninsegna;

-Torre del Mangia, che con i suoi 88 metri di altezza raggiunge il campanile del Duomo a simboleggiare il raggiunto equilibrio tra il potere celeste e quello terreno;

-Fonte Gaia  inaugurata nel 1364 e decorata su commissione da Jacopo Della Quercia.

 

Uscendo dalla piazza, prendendo via Banchi di Sotto possiamo ammirare Palazzo Piccolomini, in tipico stile rinascimentale fiorentino, ospita gli archivi di stato dove sono conservati importanti documenti storici. Proseguendo più avanti, sulla nostra destra, proprio dove via Banchi di Sotto incontra via Banchi di Sopra e via di Città, la cosidetta croce del travaglio, troviamo la Loggia della Mercanzia in uno stile di transizione tra gotico e rinascimentale, era la sede dell’arte della mercanzia della repubblica di Siena. Continuando su via di città troviamo Palazzo Chigi-Saracini il cui nucleo più antico risale al XII secolo, successivamente ampliato e restaurato dalle varie famiglie nobiliari che lo hanno vissuto: oggi è la sede della prestigiosa Accademia Musicale Chigiana. Proseguendo la camminata e voltando lo sguardo verso destra, iniziamo ad intravedere uno delle più significative espressioni dello stile romanico-gotico italiano: la Cattedrale Metropolitana di Santa Maria Assunta. La costruzione, iniziata nel XII secolo si concluse definitivamente nel XV sec d.C. quando furono interrotti i lavori di ampliamento del Duomo a causa della peste. I resti di quel progetto sono ancora visibili in piazza Jacopo della Quercia: i basamenti  delle colonne sono incastonati nelle mura del Museo dell’Opera Metropolitana del Duomo ed è visibile la facciata rimasta incompiuta (il cosidetto “Facciatone”). Una delle sue principali attrattive è il pavimento in marmo, alla realizzazione del quale hanno partecipato molti artisti. Il museo del Duomo, situato nella stessa piazza, ospita alcune statue originali del Pisano, spostate lì per motivi di conservazione e numerose altre opere d’arte, tra le quali la famosa “Maestà” di Duccio di Buoninsegna.

Con i suoi tipici marmi verdi e bianchi sulla facciata, il duomo si erige di fronte al complesso museale del Santa Maria della Scala, uno dei più antichi ospedali d’Europa che, finita la sua funzione sanitaria, ospita ora il complesso museale e culturale più importante della città. Leggendariamente viene raccontato che l’ospedale fu voluto dal beato Sorore nel IX sec d.C.: questa figura del tutto inventata,  deriva dalla contrazione della parola Suore che hanno per lungo tempo lavorato all’interno della struttura dedicandosi all’accoglienza e cura dei malati come parte della loro vocazione. Lo “Xenodochium”, letteralmente ospizio per forestieri, fu gestito dai canonici del Duomo, e  serviva all’accoglienza dei pellegrini (per la sua posizione proprio sulla via fancigena) che transitavano per la città, all’assistenza dei malati e alla cura dei bambini abbandonati. L’ospedale diventò completamente laico nel quattrocento quando il comune ne prese totalmente la gestione.

Scendendo dal duomo e attraversando le vie della città ci immergiamo in una serie di vie e vicoli dal sapore medioevale che danno scorcio a panorami suggestivi e mozzafiato. Uno di questi è quello che si vede da piazza San Domenico sede dell’omonima chiesa, una delle più importanti di Siena, eretta nel XIII secolo, ed ingrandita nel secolo successivo.

Uscendo dalla chiesa e prendendo via del Curtatone, arriviamo alla Fortezza Medicea di Siena: un forte eretto nella città toscana tra il 1561 e il 1563, su ordine del duca di Firenze Cosimo I de’ Medici a seguito della resa della città. Nel luogo ove sorge l’attuale Fortezza Medicea senese, si erigeva precedentemente un forte (chiamato “Cittadella”) voluto dall’imperatore, nonché re di Spagna, Carlo V nel 1548, dopo che la città era stata assoggettata al governo iberico. Attualmente è la sede dell’associazione Siena Jazz- Accademia Nazionale del Jazz, uno dei centri musicali italiani più importanti per il Jazz.

Questa è la città di Siena, città che ti apre il cuore come scritto su una delle sue porte, città che ti fa respirare la sua forte identità, legata alle sue secolari tradizioni, città che ha sempre brillato per le sue arti e che ha incantato chiunque con le sue bellezze.

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